La sconfitta di sabato e la discesa dal primo al terzo posto non cambiano i piani. Impossibile lanciarsi in spese “folli”. Caccia ai prestiti: in difesa piace Bastoni (Atalanta). Mkhitaryan favorito su Ramires per il centrocampo
MILANO – Alessandro Bastoni per la difesa, Henrikh Mkhitaryan o Ramiresper il centrocampo. Il tutto a meno di occasioni dell’ultimo momento, da far arrivare in prestito, al massimo con diritto di riscatto condizionato. La sconfitta interna con l’Udinese non ha cambiato i programmi di mercato dell’Inter per due motivi: 1) i dirigenti si rendono conto che un ko alla 17ª giornata dopo 40 punti conquistati in 16 turni non è la fine del mondo; 2) il club non è in grado di lanciarsi in spese “folli” perché c’è un settlement agreement con l’Uefa da rispettare. La linea dell’autofinanziamento, dunque, non ammette deroghe. A Spalletti lo ha spiegato direttamente Steven Zhang, venerdì sera in ritiro all’hotel Melia, e ora resta da vedere se la proprietà, come richiesto già due volte in conferenza stampa dal tecnico, annuncerà al mondo la linea “autarchica” (difficile che lo faccia…). Di certo Ausilioe Sabatini sanno da tempo che i loro margini di manovra sono ridotti anche per gennaio, nonostante entrambi abbiano sufficiente esperienza per sapere che questa squadra è migliorabile sia qualitativamente che numericamente.
JOAO E MKHITARYAN – La situazione cambierebbe se ci fosse una cessione pesante. L’Inter non vuole far partire Icardi, Perisic e Skriniar, giocatori per i quali le grandi d’Inghilterra e il Barcellona fanno accreditare i loro 007 a San Siroa ogni gara (c’erano anche sabato pomeriggio…), ma darebbe il via libera a Joao Mario che vuole più spazio in vista del Mondiale. Il Psg sul portoghese rimane attento e come contropartita propone Javier Pastore che, pur non avendo le caratteristiche del trequartista ideale di Spalletti, è un’opzione da non scartare.